Saranno più di 300 in Europa, migliaia in tutto il mondo le organizzazioni in difesa dell’ambiente e della società civile che si troveranno nelle piazze di più continenti, per esigere il blocco degli accordi internazionali sul commercio e gli investimenti. L’Europa e l’Italia, insieme agli Stati Uniti, chiederanno l’arresto delle trattative sul TTIP. Con uno slogan comune: “Le persone e il pianeta prima dei profitti”. L’accordo, di cui abbiamo già parlato qui, prevede l’abbattimento di tutte le barriere non tariffarie al commercio, ossia normative e regolamenti a protezione di beni comuni e servizi pubblici, che le grandi compagnie multinazionali che spingono per la chiusura dell’accordo ambiscono a monetizzare.
In cambio di un abbassamento degli standard qualitativi gli studi più ottimistici prevedono nel caso improbabile in cui tutte le condizioni fossero soddisfatte, un aumento del PIL europeo appena dello 0,5%, a partire dal 2027, a fronte di una perdita di posti di lavoro in UE di minimo 600 mila unità e di un generale livellamento verso il basso di beni - soprattutto agroalimentari - e servizi.
L’Italia potrebbe veder travolti i suoi settori fondamentali: agricolo, industriale, dei servizi pubblici. Più che un volano per le piccole imprese, il trattato transatlantico è la loro più grave minaccia di finire rapidamente fuori mercato. Per questo, le oltre 200 organizzazioni nazionali che hanno aderito alla Campagna Stop TTIP Italia
e che si sono date appuntamento il prossimo 18 aprile su numerose piazze in tutto il mondo, compresa Cadelbosco!
Sarà l’occasione per unire le voci ed esprimere un netto rifiuto nei confronti di un modello di architettura sociale che deve segnare il passo. Oltre un milione e 700 mila cittadini europei hanno sottoscritto la petizione per chiedere alla Commissione l’immediato arresto delle trattative sul TTIP. Una raccolta di firme che prosegue intercettando il crescente consenso dell’opinione pubblica sul tema, con l’intento di tagliare il traguardo dei 2 milioni ad ottobre.
L’intenzione dei due blocchi, USA e UE, è convergere su una bozza di accordo entro quest’anno, ma la forza dell’opposizione sociale e la richiesta di maggiore trasparenza sta rallentando le decisioni. Per questo dobbiamo essere in tanti, compatti, per chiedere trasparenza e partecipazione in decisioni che influenzeranno la nostra vita e quella delle generazioni future.
PER SAPERNE DI PIU' VIENI A TROVARCI AL NOSTRO BANCHETTO LA MATTINA DEL PROSSIMO 18 APRILE, DALLE ORE 10.00, IN PIAZZA JOHN LENNON A CADELBOSCO DI SOPRA. POTRAI ANCHE SOTTOSCRIVERE LA PETIZIONE.
Per maggiori informazioni:
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Rifondazione Comunista Cadelbosco di Sopra