venerdì 2 maggio 2014

La cultura crea ricchezza?

Chi mi ha già sentito parlare nei primi incontri pubblici di questa campagna elettorale impari (ieri in piazza per il 1° Maggio, a confronto del PD o del M5S sembravamo i fratelli poveri - e non solo ieri) avrà notato la mia enfasi sul tema culturale e, visti i tempi, si sarà chiesto il perchè.
Credo fermamente che un paese con poca cultura (anche cultura popolare, ovviamente) è un paese che si impoverisce sia a livello sociale che economico, è un paese in cui muore il senso civico e la partecipazione alla cosa pubblica. Fare cultura significa quindi offrire possibilità di dialogo, condivisione,socialità e in ultima analisi di crescita da tutti i punti di vista. Come?
Cadelbosco in questi anni, a fronte di un'offerta culturale e di incontro/socializzazione quasi nulla ha cominciato a trasformarsi in un dormitorio da cui partire per il lavoro, il divertimento ecc. che si trovano altrove, portando ad uno svuotamento del contesto sociale e ad un isolamento dei singoli, dei gruppi famigliari e delle generazioni.
Il nostro paese non ha un luogo (un centro culturale polivalente) in cui poter svolgere iniziative, in cui aggregare persone; non ha visto (se non raramente) iniziative che potessero coinvolgere la popolazione. Qualcuno obietterà: e dove si trovano i soldini per tutto ciò?

In realtà ci sono tante attività che si potrebbero fare a costo zero o quasi coinvolgendo, ad esempio, le associazioni: Libera, Legambiente, la Lipu, il Wwf, ecc; utilizzando il volontariato, creando situazioni di scambio (ad esempio: il Comune attrezza una sala prove musicale gratuita e i musicisti che la utilizzano, in  cambio, tengono lezioni per i ragazzi).

Il comune di Capannori,  in Toscana, da anni organizza un'intensa vita culturale in questo modo, oltre ad aver scelto di condividere il bilancio in trasparenza coi cittadini e di chiamarli a scegliere come utilizzare i fondi disponibili in un'esperienza di amministrazione partecipata (oltre ad aver scelto di bloccare ogni nuova costruzione e permettere solo ristrutturazioni)...il che dimostra la fattibilità della mia proposta, basta avere la volontà politica!
Una popolazione stimolata culturalmente cura il territorio, lo protegge, crea nuove possibilità anche di reddito, perchè senza idee, non si crea ricchezza.

La scuola va supportata e potenziata, il Comune può cercare di creare situazioni che aiutino e stimolino gli insegnanti e i dirigenti a fare di più e di meglio, può cercare di fare formazione. Per esempio: invitare degli scrittori a scuola piuttosto che in piazza a presentare i loro libri non costa nulla o poco (gli autori sono spesso pagati dalle case editrici per i tour di presentazione) e può essere una splendida esperienza per i ragazzi e per i loro insegnanti.
Utilizzando le conoscenze dei nostri anziani si possono creare corsi su antichi mestieri e abilità, coinvolgendo i concittadini di altre culture si possono creare momenti di incontro e di scambio fra culture  differenti.
Vi sono tante possibilità per rendere vivo e stimolante il paese e creare momenti di aggregazione, basta volerlo. Se la futura Amministrazione vorrà perseguire questa via si inizierà un percorso virtuoso che non potrà che migliorare la qualità di vita dei nostri concittadini e nel tempo anche creare opportunità di lavoro.

MARCO VALLI, Candidato Sindaco