giovedì 15 maggio 2014

Il disturbo di personalità di SEL...

L'identità di SEL si fa sempre più confusa. La roccambolesca retorica di Nichi Vendola sembra svuotarsi sempre più di reale significato, per diventare autoreferenziale ed autocelebrativa. 
Non è chiaro dove il movimento di Vendola voglia andare a parare: se a livello nazionale SEL resta all'opposizione, talvolta schiacciando l'occhiolino a Grillo e sebbene segga in Parlamento grazie all’accordo elettorale con il PD (senza il quale neanche vi sarebbe entrato, come accaduto a Rivoluzione Civile), a livello locale, guardando a Cadelbosco ma anche ai paesi vicini, i compagni di Sinistra Ecologia e Libertà trovano rinnovata fiducia nel Partito Democratico.

Anche qui a Cadelbosco i due partiti si presentano insieme, d'amore e d'accordo, forse con un po' di vergogna visto che nascondono entrambi i propri simboli dietro quello della lista civica "Centrosinistra per Cadelbosco".

Non riesco a capire come si possano conciliare visioni così diverse: una forza politica che ha addirittura nel proprio nome la parola "Ecologia" che si sposa con il partito responsabile della cementificazione selvaggia del territorio cadelboschese; che nulla ha fatto e nulla fa per cercare di trovare una soluzione ai ben noti problemi di Villa Seta, dove tra porcilaie passate e presenti e gigantesche compostiere future, gli abitanti sperano oramai in una mutazione genetica che consenta loro di non dover più sentire odori.

SEL, che difende l'acqua bene comune ma che si allea con il partito che ha fatto di tutto in direzione esattamente opposta e che, a Cadelbosco, ha permesso che il Comune (s)vendesse tutte le quote legalmente cedibili di Iren per...costruire marciapiedi? Risposta sbagliata; creare nuovi spazi di aggregazione? Sbagliata anche questa; migliorare le strade o costruire nuove piste ciclabili? No e ancora no...per costruire l'ennesimo campo da calcio!

Come fa un un movimento che, come noi di Rifondazione, alle europee appoggia "L'altra Europa con Tsipras", a livello locale rinnegarne i valori e le linee guida per banchettare col PD?

Insomma, dov'è la coerenza? Noi di errori, intendo a livello nazionale, ne abbiamo fatti tanti e non li rinneghiamo certo. Ma a Cadelbosco siamo sempre rimasti fedeli ai nostri valori e alle nostre battaglie. Da sempre diciamo no ai maiali (no, non è una metafora, intendiamo i maiali di Villa Seta), alla privatizzazione dei servizi pubblici e dell'acqua, alle trivelle. Da sempre chiediamo a gran voce una scuola pubblica funzionante e sicura, una viabilità dignitosa, la creazione di spazi di aggregazione per giovani e anziani. Le interpellanze del nostro instancabile consigliere comunale Pietro Giansoldati sono numerose, pubbliche e a disposizione di chiunque.

A mio modesto avviso, SEL deve iniziare a pensare a quale strada vuol percorrere e con chi. I valori e i principi fondanti di un partito credo che debbano essere gli stessi, senza cambiare a seconda della latitudine: a Bruxelles come a Cadelbosco.

Roberto Romano, candidato consigliere comunale