Altro che Orwell! |
Da qualche giorno infuria una polemica sull'operato dei Carabinieri di Cadelbosco, che ha provocato una secca risposta da parte del sindaco Tellini.
Il Gruppo Facebook "Se Sei di Cadelbosco" rispecchia, nel bene e nel male, la chiacchiera da bar, o sulla panchina della piazza, o delle resdore al mercato intente a far la spesa. Ricorda tanto quelle vecchie foto in cui un drappello di uomini con la sigaretta in bocca, un bicchiere di rosso in mano e le carte nell'altra, scambiano quattro chiacchiere al tavolino del bar e, mentre giocano, criticano tutto e tutti, partendo ovviamente dalle vittime predestinate preferite: gli amministratori locali - gli stessi che molto probabilmente hanno votato alle precedenti elezioni. Da che mondo è mondo, nei bar, alla panchina o al mercato si parla con la pancia. Vengono fuori i malumori più grevi, un sarcasmo che talvolta cade nel cattivo gusto e nell'offesa gratuita. Un atteggiamento distruttivo, inutile, ma che comunque è espressione di un malessere, di una pancia, quella vera, che fa fatica a riempirsi e della frustrazione di assistere alla disarmante inerzia di chi, qualche mese prima, lanciava proclami per la salvezza del paese, ma che oggi continua a gestire malamente le poche risorse a disposizione, aumenta le tasse locali e taglia i servizi.
Ciò avviene sempre più spesso anche in quel luogo virtuale che in parte affianca e in parte sostituisce il mercato, il bar o la panchina. Quella "piazza Internet" con cui tutti coloro che hanno un incarico pubblico devono fare i conti (alcuni l'han capito bene e cercano di cavalcare il cavallo imbizzarrito, anzi sembra che passino più tempo a twittare che a lavorare). Ed è ciò che è accaduto con la discussione sui Carabinieri di Cadelbosco, diventati vittima di un attacco denigratorio a tratti sarcastico, a tratti violento.
Il Gruppo Facebook "Se Sei di Cadelbosco" rispecchia, nel bene e nel male, la chiacchiera da bar, o sulla panchina della piazza, o delle resdore al mercato intente a far la spesa. Ricorda tanto quelle vecchie foto in cui un drappello di uomini con la sigaretta in bocca, un bicchiere di rosso in mano e le carte nell'altra, scambiano quattro chiacchiere al tavolino del bar e, mentre giocano, criticano tutto e tutti, partendo ovviamente dalle vittime predestinate preferite: gli amministratori locali - gli stessi che molto probabilmente hanno votato alle precedenti elezioni. Da che mondo è mondo, nei bar, alla panchina o al mercato si parla con la pancia. Vengono fuori i malumori più grevi, un sarcasmo che talvolta cade nel cattivo gusto e nell'offesa gratuita. Un atteggiamento distruttivo, inutile, ma che comunque è espressione di un malessere, di una pancia, quella vera, che fa fatica a riempirsi e della frustrazione di assistere alla disarmante inerzia di chi, qualche mese prima, lanciava proclami per la salvezza del paese, ma che oggi continua a gestire malamente le poche risorse a disposizione, aumenta le tasse locali e taglia i servizi.
Ciò avviene sempre più spesso anche in quel luogo virtuale che in parte affianca e in parte sostituisce il mercato, il bar o la panchina. Quella "piazza Internet" con cui tutti coloro che hanno un incarico pubblico devono fare i conti (alcuni l'han capito bene e cercano di cavalcare il cavallo imbizzarrito, anzi sembra che passino più tempo a twittare che a lavorare). Ed è ciò che è accaduto con la discussione sui Carabinieri di Cadelbosco, diventati vittima di un attacco denigratorio a tratti sarcastico, a tratti violento.
Ma chi si ricorda dell'incontro tenutosi lo scorso 19 gennaio sulla sicurezza? In quell'occasione il nostro consigliere comunale ha lamentato la ridicola consistenza degli organici delle Forze dell'Ordine del paese ed ha invitato gli amministratori a farsi portavoce di una richiesta di aumento della presenza dei Carabinieri sul territorio. Cosa ha risposto infastidita il Sindaco Tellini? Che "Giansoldati non perde occasione per far comizi" e che "gli organici vanno bene così".
E poi ci si lamenta che quello che gli ex compagni radical-chic del PD definiscono talvolta sprezzantemente "il popolino", all'ennesimo furto in casa, o davanti alle vetrine infrante del supermercato del paese, si incazzi e lanci in giro qualche invettiva!...Dai toni non condivisibili? Senz'altro! Offensiva e inopportuna? Assolutamente si! Probabilmente inutile e controproducente? Decisamente! Però...
Noi crediamo che i Carabinieri di Cadelbosco (e di tutt'Italia) neanche ci facciano caso a certe baggianate lette in giro. Ma ciò che dovrebbe far drizzare le orecchie al sindaco è la richiesta di aiuto che si nasconde tra le righe di un messaggio inopportuno e maleducato. Un amministratore capace e preparato sa interpretare bene questi segnali e dovrebbe essere in grado di percepire il malessere diffuso e la sensazione di impotenza dei propri concittadini.
Ma il sindaco cosa fa? Prende la palla al balzo per insistere nella sua opera di denigrazione del gruppo Facebook da cui la richiesta di aiuto è partita. La Tellini, evidentemente a corto di proposte politiche serie, dopo una palese figuraccia nei confronti del paese, che ha assistito inerme ad una gestione farsesca dell'emergenza neve, che tanta eco ha avuto - guarda un po' - proprio su Facebook, rivolge le sue attenzioni al bar e alla panchina virtuali, addirittura elevandoli a terreno di confronto politico. Creando una situazione che è a metà tra un romanzo di Stefano Benni e "1984" di Orwell, ma in versione 2.0: fa un po' ridere e un po' preoccupare vedere come il primo cittadino si attacchi a futili polemiche, non facendo così altro che legittimarle.
Capiamo la frustrazione di non poter fare come accade sistematicamente su "Cadelbosco6tu", la pagina Facebook della maggioranza PD cadelboschese, dove se esci dal binario del pensiero unico sei cancellato. Si, proprio come nel romanzo di Orwell, se sei sgradito sparisci, non sei mai esistito.
Probabilmente un po' più di umiltà e capacità d'ascolto delle reali richieste di aiuto dei concittadini - senza star troppo dietro alle futili, talvolta volgari e spesso qualunquiste discussioni che possono nascere su Facebook - aiuterebbe il sindaco Tellini a fare meglio e con più serenità il lavoro che è stata chiamata a svolgere.
Circolo di Rifondazione Comunista di Cadelbosco di Sopra
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